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I Cani di Trifola sono la chitarra e la voce di Battista Oprandi, insieme ad Andrea Martinelli, Massimo Signori, Alberto Zanini e Øyvind Svendsen. Forti di collaborazioni quali, Reinhard Vanbergen(DAS POP, The Happy) e Bart Maris (collaboratore dEUS, Zita Swoon).
Nato come gruppo cantautorale, mantiene oggi questa naturale predisposizione proponendo un paesaggio ruvido, senza virtuosismi e che segue le libere emozioni.
Il vissuto e l’osservazione partigiana dei fenomeni sociali alla ricerca dell’essenza.

Credits:
Battista Oprandi - voce e chitarra classica
Alberto Zanini - chitarra elettrica
Andrea Martinelli - contrabbasso
Massimo Signori - percussioni
Øyvind Svendsen - tromba, corno e melodica

lyrics

Vuoi davvero lasciare ai tuoi occhi
solo i sogni che non fanno svegliare.-
-Sì, Vostro Onore, ma li voglio più grandi.-
-C'è lì un posto, lo ha lasciato tuo padre.
Non dovrai che restare sul ponte
e guardare le altre navi passare
le più piccole dirigile al fiume
le più grandi sanno già dove andare.-
Così son diventato mio padre
ucciso in un sogno precedente
il tribunale mi ha dato fiducia
assoluzione e delitto lo stesso movente.
E ora Berto, figlio della lavandaia,
compagno di scuola, preferisce imparare
a contare sulle antenne dei grilli
non usa mai bolle di sapone per giocare;
seppelliva sua madre in un cimitero di lavatrici
avvolta in un lenzuolo quasi come gli eroi;
si fermò un attimo per suggerire a dio
di continuare a farsi i fatti suoi
e scappò via con la paura di arrugginire
il giornale di ieri lo dà morto arrugginito,
i becchini ne raccolgono spesso
fra la gente che si lascia piovere addosso.
Ho investito il denaro e gli affetti
banca e famiglia danno rendite sicure,
con mia moglie si discute l'amore
ci sono distanze, non ci sono paure,
ma ogni notte lei mi si arrende più tardi
vengono uomini, ce n'è uno più magro,
ha una valigia e due passaporti,
lei ha gli occhi di una donna che pago.
Commissario io ti pago per questo,
lei ha gli occhi di una donna che è mia,
l'uomo magro ha le mani occupate,
una valigia di ciondoli, un foglio di via.
Non ha più la faccia del suo primo hashish
è il mio ultimo figlio, il meno voluto,
ha pochi stracci dove inciampare
non gli importa di alzarsi, neppure quando è caduto:
e i miei alibi prendono fuoco
il Guttuso ancora da autenticare
adesso le fiamme mi avvolgono il letto
questi i sogni che non fanno svegliare.
Vostro Onore, sei un figlio di troia,
mi sveglio ancora e mi sveglio sudato,
ora aspettami fuori dal sogno
ci vedremo davvero,
io ricomincio da capo.

credits

from Storiediunimpiegato, released January 11, 2014

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